Calamari farciti al riso selvaggio

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Rieccoci alle prese con un classico della cucina di Michel Roux jr., cioè i calamari farciti al riso selvaggio o, come direbbe lui, “calamars farcis aux riz sauvage”.
Questa ricetta l’ho vista fare a Masterchef Professionals, l’ho imitata aiutandomi con il video e un po’ a naso. Il risultato è ottimo, ma per le quantità vi darò quelle corrette, altrimenti vi ritroverete come me con un sacco di ripieno inutilizzabile ( io ci ho fatto delle polpette, ma questa è un’altra storia).
Tanto per cominciare, prendete 2 calamari un po’ grandi. Circa 25 cm di lunghezza. Devono essere freschissimi, ovviamente. Togliete la pelle e puliteli bene; togliete anche i tentacoli (dai quali estrarrete il rostro) e teneteli da parte.
Prendete 40 g di riso selvaggio (è di un colore scuro, tra il rosso e il bruciato, con una forma allungata) e mettetelo in ammollo per alcune ore (3-4 ore bastano).
Preparate del burro all’aglio, amalgamando 50 g di burro a temperatura ambiente con uno spicchio di aglio ben schiacciato, un po’ di pepe e di sale, nonché un cucchiaio di succo di limone. Il composto avvolgetelo nella pellicola come fosse una caramella e riponetelo in frigorifero.
Tagliate a quadratini piccolissimi (2-3 mm di lato) un terzo di peperone rosso, mezza gamba di sedano e mezza cipolla. Soffriggete queste verdure in padella con un po’ di olio, fino a farle diventare ben tenere.
Preparatevi per una cottura pilaf del riso. Mettete in una pentola che vada in forno (io uso una pentola abbastanza capiente di Pyrex con il coperchio) le verdure, il riso scolato e coprite con del brodo di pesce. Mettete in forno a 200 gradi per 45 minuti, fino a che sarà cotto e il brodo assorbito.
Ok. Ora prendete una trentina di cozze e mettetele in una padella scoperta con dell’olio e un bicchiere di vino bianco secco. Fate cucinare fino a che tutte le cozze saranno ben aperte e i molluschi rassodati.
Toglieteli dal guscio e lasciateli da parte. Tenete anche il sughetto che avranno fatto in cottura.
Avete il riso cotto sotto mano? Bene, fatelo intiepidire e aggiungete un tuorlo d’uovo. Mescolate bene. Assaggiate: deve essere perfetto di sale e pepe. Mi raccomando: come dice lui il riso non dev’essere né troppo duro né troppo lento.
Aiutandovi con un cucchiaino (lui usa un cucchiaio, ma mi sembra scomodo e rischiate inutilmente di rompere la sacca), riempite bene il calamaro con il riso e le verdure. Quando è pieno fino a 2 cm dal margine, fissate con uno stuzzicadenti, passando il calamaro.
Preparate una padella capiente con i bordi abbastanza alti per metterci dentro del brodo di pesce (Michel Roux usa il brodo di aragosta, ma non credo che abbondi nelle nostre case…), un paio di cucchiai di concentrato di pomodoro (o della passata, serve per dare un po’ di rosso al sugo e per dargli quel bell’aroma di pomodori, appunto), il sugo delle cozze e – quando bollirà – ovviamente i nostri calamari.
Fateli cucinare per 8 minuti.
Intanto, in una padellina con un filo d’olio salterete velocemente i tentacoli separati l’uno dall’altro.
Ci siamo, non dubitate 🙂
In un pentolino, mettete il burro all’aglio e a fuoco basso fatelo sciogliere, aggiungendo le cozze. Alla fine anche una manciata di prezzemolo tritato.
Togliete dal sugo i calamari e fateli intiepidire, mentre i piatti staranno al caldo.
Questo passaggio ci serve per far solidificare un po’ il ripieno.
Tagliate il calamaro in 4 fette, ponete nel piatto, aggiungete i tentacoli scottati, un pugnetto di cozze, un filo di sugo rosso e i calamari ripieni al riso selvaggio sono serviti!
Se qualcuno pensa di poter aggiungere o modificare qualcosa di questa ricetta, mi scriva!

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E per la musica?

Vi lascio con uno dei miei gruppi preferiti, che mi accompagna durante le mie passeggiate: si tratta dei Cloud Nothings, qui con il singolo «No Future / No Past», tratto dal loro recente album «Attack On Memory».